Fondi d'Investimento Rosa: cosa sono e come funzionano?

Cosa sono i fondi rosa? Quanti ne esistono in Italia e come funzionano? Ecco una breve panoramica per capirne di più!



Fondi d'Investimento Rosa: cosa sono e come funzionano?

In gergo tecnico, tra gli operatori finanziari, il termine usato è “Gender equality fund”. In termini pratici stiamo parlando di finanza e - nello specifico - di fondi d’investimento che hanno come “core business “ le imprese attente ai diritti delle donne. A detta degli operatori, stanno dando agli investitori risultati soddisfacenti, anche se in realtà - è bene ricordarlo - al momento in Italia ci sono solamente 4 prodotti sul mercato, che - ovviamente - come tutti gli investimenti economici, presentano un determinato tasso di rischio. Facciamo prima a citarli tutti e 4, evitando così lo spiacevole effetto di pubblicità occulta. Si tratta dell’AXA Assicurazioni, dove il requisito per le aziende che ricevono i fondi è avere almeno il 10% di forza lavoro femminile nel consiglio di amministrazione e del 20% nell’esecutivo, l’UBS Etf global gender, che pone come condizione ben 19 criteri di selezione, il Nordea 1 Global Gender Fund e il Multipartner Sicav-Robeco.

Uno dei quattro fondi ha reso agli investitori circa il 14% annuo ed è uno straordinario risultato in campo finanziario. Questo è dato dal fatto che spesso le aziende guidate da donne - o che comunque riservano alle donne ruoli di “comando” - ottengono risultati migliori rispetto ad altri, arrivando anche a un + 23% di fatturato.

Ma a determinare il successo delle aziende al femminile non sono solo le top manager. A fare la differenza, naturalmente, è anche la forza lavoro, che evidenzia una migliore performance e un maggiore attaccamento all’azienda. Non fatichiamo molto a confermare ciò che ha evidenziatoun recente studio della Reuters: le donne si dedicano al proprio lavoro, qualunque esso sia, con più attaccamento, passione e felicità rispetto ai coetanei maschi, fino a ridurre notevolmente il tasso di assenza dal posto di lavoro e rendere, quindi, l’azienda più competitiva e performante.

Qui trovi l'articolo che parla dell'agricoltura al femminile!


Così - per una volta - la finanza riesce a finanziare il lavoro femminile e ad aiutare le imprese a crescere e investire denari nel proprio business, anche perché il dato nazionale sulla parità di retribuzione ci vede alla 70^ posizione a livello mondiale: uno scandalo che deve finire. E pensare che secondo uno studio di McKinsey, la piena parità di genere nella forza lavoro potrebbe aumentare il Pil globale annuo di 28mila miliardi di dollari entro il 2025.
Una domanda doche dovrebbero porsi tutti è: perché le aziende guidate da imprenditrici sono così spesso sottocapitalizzate?


Principalmente sono due i motivi reali. Il primo è strettamente legato alla natura delle donne, per le quali potere, denaro e controllo non sono poi così determinanti come avviene invece per gli uomini, ancestralmente più assetati di potere e controllo. In breve, mentre le donne spesso si accontentano di una propria azienda, anche di piccole dimensioni, che marci bene e con un ciclo produttivo collaudato, gli uomini tendono ad espandersi e ad aumentare il loro potere.

Il secondo motivo è dato da alcuni limiti oggettivi. A volte, ciò che le “top manager” donne non fanno è investire o espandersi sui mercati esteri, ma spesso solamente perché manca loro il capitale necessario per farlo o una struttura di networking nel mondo finanziario paragonabile a quella degli imprenditori maschili.

E per finire ricordiamo un aspetto che riguarda le imprese rosa: i finanziamenti per l'imprenditoria femminile a fondo perduto rappresentano una preziosa agevolazione, che non prevede la restituzione delle somme come, invece, accade per i prestiti. Tuttavia, per poter ottenere questo tipo di finanziamenti occorre trovare il bando giusto delle Regioni, della Comunità Europea o del Ministero (non sempre illustrati e promossi a dovere).

Qui alcune risorse utili:
https://www.incentivimpresa.it/imprenditoria-femminile/
https://www.trovabando.it/bandi-imprenditoria-femminile-fondo-perduto/

Madame de Stael

Madame de Stael

Giornalista free lance dal 2009, vive tra Roma e la Provenza, si occupa di scrittura, traduzioni e correzioni di bozze. Nel tempo libero scrive romanzi d'avvenutura e viaggia con il suo zaino in spalla.

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