Come Curare le Rose: Guida e Consigli Pratici

Leggi i consigli utili per la messa a dimora, la manutenzione e la potatura delle rose per un giardino rigoglioso.



Come Curare le Rose - Corriere DelleDame

Hai una passione per le rose ma hai dubbi sulla loro cura e manutenzione? Ecco tutto quello che c’è da sapere per avere rose sane, sia in vaso che in piena terra.
Quando arriva il mese di Maggio non c’è giardino, aiuola di condominio, terrazzo o cortile, che non abbia il suo cespuglio di rose fiorito: rampicanti, sarmentose, a mazzi, da taglio; ovunque è un tripudio di colori e di profumo.

Questo genere di pianta comprende più di 250 specie che, con i vari incroci, hanno dato vita ad un gran numero di varietà e di ibridi. È forse la pianta ornamentale maggiormente conosciuta e le sue origini sono lontanissime; da testimonianze sia letterarie che grafiche risulta che fossero coltivate già nell’antico Egitto, in Cina ed in Grecia, da cui fu poi diffusa anche nell’antica Roma.


Molto semplicisticamente possiamo suddividere le rose in 7 grandi varietà:

Cespugliose a grandi fiori
Cespugliose a mazzetti
Da taglio
Rampicanti
Sarmentose
Piangenti
Miniatura


La loro coltivazione non è molto complicata, ma per avere dei buoni risultati è necessario soddisfare alcune condizioni essenziali: la giusta esposizione, le corrette annaffiature, le adeguate potature ed - infine - la cura e la prevenzione delle malattie fungine e parassitarie. Ma niente paura su queste pagine scopriremo insieme come fare per ottenere delle splendide rose.

Coltivazione della rosa in piena terra

Messa a dimora

Il periodo migliore per mettere a dimora una pianta di rosa è Novembre-Dicembre, ma è necessario fare attenzione che il terreno non sia gelato o imbevuto di acqua.
Tuttavia, per le piante in zolla, quelle che normalmente si comprano in vaso - e che hanno già il pane di terra intorno alle radici - è possibile porle a dimora fino ad Aprile- Maggio.
La prima condizione che bisogna soddisfare quando si pianta una rosa in piena terra, è una corretta esposizione solare. Ad eccezione di alcune rose rampicanti, che crescono bene anche in ombra parziale, tutte le altre hanno bisogno di almeno 5 ore di luce solare piena al giorno, in caso contrario la pianta vegeta anche abbondantemente ma non fiorisce. Quindi, anche se avete un posticino in cui un cespuglio di rose ci starebbe benissimo ma non è assolato, meglio rinunciare e scegliere un’altra pianta.

Quando e quanto innaffiare le rose


Altra condizione per avere delle rose sane, vigorose e quindi dai fiori splendidi, è una giusta  pratica di innaffiatura: devono essere due a settimana e molto abbondanti nel periodo estivo, ma non devono consentire ristagni d’acqua temutissimi da questa pianta. Indispensabile evitare di bagnare le foglie durante le innaffiature per scongiurare la formazione di muffe e funghi.

Terreni consigliati


 La rosa cresce bene in quasi tutti i tipi di terreni, tranne in quelli sabbiosi o argillosi. Se il vostro giardino è costituito proprio da uno di questi due tipi di terra, prima di mettere a dimora una rosa è necessario modificare il substrato: aggiungere nel primo caso terreno universale e nel secondo caso torba.

La potatura

Per ottenere piante di rose robuste, sane e molto fiorifere è indispensabile una corretta  potatura, ma quando e come bisogna potare le rose? Se la pianta è molto giovane è meglio potarla l’anno successivo alla messa a dimora, gli si darà così il tempo di irrobustire ed infoltirsi.
Dal secondo anno in poi, la potatura più importante va eseguita in inverno, quando la rosa è a riposo vegetativo, preferibilmente a Febbraio. Eseguita in questo periodo ha una doppia valenza:

  1. Accorciando i rami, in modo anche significativo, la pianta è indotta ad una ripresa vegetativa molto rigogliosa.
  2. Eliminando i rami che crescono disordinatamente, la si stimola invece ad uno sviluppo armonioso.


La potatura invernale inoltre consente di eliminare eventuali rami secchi.
È  bene usare cesoie ben affilate in modo da praticare tagli netti. I rami che devono essere solamente accorciati vanno tagliati all’altezza dell’ultima gemma. Quelli che invece vanno eliminati completamente devono essere tagliati all’altezza dell’attaccatura.
Un’altra piccola potatura va effettuata in estate, durante la fioritura infatti è bene togliere dalla pianta le rose appassite: al loro posto ne nasceranno altre in pochissimo tempo ed il vostro cespuglio sarà  un tripudio di colori per tutta l’estate, il taglio va effettuato subito prima delle due foglioline al di sotto del calice. Insieme alle rose ormai appassite è buona pratica eliminare rametti e foglie secche.
Le avversità delle rose: quali sono, come combatterle e prevenirle
Come già accennato all’inizio, la difficoltà più grande nella coltivazione delle rose è quella di preservarle dagli attacchi delle malattie fungine e dai parassiti.

Malattie fungine più temute

Ticchiolatura:

Macchie nere di circonferenza irregolare che possono arrivare a coprire tutta la foglia che finisce per ingiallire (in casi di forte attacco l’intera pianta può defogliarsi). La rosa ne risulta indebolita e la fioritura può essere compromessa seriamente.

Peronospora

È la malattia più temuta in assoluto da chi coltiva le rose, si  rivela con macchie che si presentano sulla pagina superiore della foglia inizialmente giallastre per poi virare al marrone o al rossastro. Le foglie così colpite da questa malattia fungina, tendono ad accartocciarsi per poi cadere. Si diffonde rapidamente da un esemplare all’altro e il suo periodo di incubazione è di circa una settimana.
La peronospora aggredisce anche la vite, ma essendo la rosa più facilmente attaccabile da questa malattia fungina, è pratica molto diffusa fra i viticoltori, di piantare cespugli di rose lungo i filari d’uva: in questo modo apprendono con sufficiente anticipo la presenza della malattia e possono così ricorrere per tempo a trattamenti mirati per preservare la vite.

 

Ruggine

Macchie arancioni sulla pagina inferiore delle foglie che - con il tempo - virano al marrone, la parte superiore invece risulta macchiata di giallo. Le foglie ammalate si deformano e la fioritura è scadente.

Oidio o mal bianco

Il fungo Oidio - anche noto come mal bianco - si presenta sotto forma di una patina biancastra (da qui mal bianco) e polverulenta che aggredisce le gemme, le foglie, boccioli e i fiori, passando poi da una pianta all’altra.

 

Botrite o muffa grigia

La ruggine attacca i germogli, i boccioli e i fiori. Le parti così colpite diventano marroni e finiscono col seccare completamente. Senza intervento l’intera pianta è destinata a morire.
Tutte queste malattie dipendono dall’ambiente favorevole allo sviluppo delle micosi come umidità, clima temperato e lesioni della pinta da cui possono introdursi le spore.

È buona pratica non bagnare mai la pianta durante l’annaffiatura, eliminare le foglie secche intorno al tronco durante l’inverno per scongiurare eventuali contaminazioni, ma se tutto questo non dovesse bastare, allora bisogna rivolgersi ad un rivenditore specializzato per acquistare prodotti mirati. Uno dei rimedi più diffusi ed efficaci per combattere le malattie fungine, è quello di irrorare le rose, mediante nebulizzatore manuale, con una soluzione prepara con pasta di rame (20,3%) e zolfo(14,8%) in vendita già miscelati. Si misurano 50 ml di questa pasta e si porta a volume aggiungendo acqua fino a 10 litri. Questo trattamento deve essere ripetuto periodicamente con cadenza settimanale, dall’inizio della primavera e per tutto il periodo estivo.
 

La concimazione

Ma i trattamenti anticrittogamici da soli non bastano per ottenere piante di rose sane, occorre infatti fornirgli anche una la giusta concimazione. Una pianta ben concimata è robusta e più forte e quindi, oltre a donare particolari soddisfazioni sotto al punto di vista della fioritura, è molto più resistente alle avversità. Tra i sistemi migliori di fertilizzazione vi è quello che si realizza attraverso l’irrorazione fogliare mediante un apposito nebulizzatore manuale. Per una concimazione ben equilibrata, la miscela deve contenere Azoto, Fosforo e Potassio meglio se in un rapporto stechiometrico 30-20-30  e cioè 30% di Azoto, 20% di Fosforo e 30% di Potassio.
Per preparare  la soluzione di concime ottimale misurare 50 ml di soluzione azotata, 25 ml di soluzione al Potassio e 25 ml di soluzione al Fosforo, versare in un contenitore graduato e portare  il volume a 10 litri aggiungendo dell’acqua. In questa fase è possibile unire anche la pasta di rame e zolfo sopradescritta  contro le malattie fungine, si eviterà così di dover effettuare due trattamenti separati. Con la soluzione così ottenuta, irrorare tutte le foglie e i rami delle piante di rose una volta la settimana dalla primavera e per tutta l’estate. I risultati non si faranno attendere e potrete così godere di tutta la bellezza ed il profumo della regina dei fiori.

I parassiti più frequenti


Un altro temibile nemico delle rose sono i parassiti che sono rappresentati principalmente da afidi (o pidocchi), ragnetto rosso, cicaline, cocciniglie, argidi (bruchi).
Gli afidi si presentano di colore verde chiaro, quasi trasparenti, e si nutrono della linfa della pianta colonizzando le foglie ed i fiori.
Se l’infestazione non è troppo massiccia, si può provare a nebulizzare tutte le parti della pianta interessate con una soluzione a base di sapone di Marsiglia.
Per gli altri parassiti è indispensabile trattare la pianta con insetticidi a largo spettro chimici o biologici; fra i prodotti di origine naturale con cui è possibile ottenere qualche risultato, troviamo quelli a base di piretro, un insetticida estratto dalla pianta Tanacetum che non presenta tossicità. Per l’utilizzo attenersi sempre ai consigli della ditta fornitrice).

 

Le rose in vaso

Le rose vivono molto bene anche in vaso e per il periodo della messa a dimora valgono le stesse regole per le rose in piena terra.
I vasi devo essere abbastanza alti (50-60 cm) perché le radici crescono in profondità. Ovviamente  devono essere forniti di fori per il drenaggio dell’acqua; per migliorarlo prima di versare il terriccio, è necessario preparare uno stato di argilla espansa di circa 5-6 cm.  Essendo di quantità ridotta rispetto alla piena terra, Il terriccio deve essere di ottima qualità. La rosa in vaso ha bisogno di annaffiature più frequenti rispetto alle rose in piena terra, è quindi necessario innaffiare tutte le volte che il substrato risulta asciutto nei primi 5-6 cm di profondità, in caso contrario si avrà una crescita stentata della pianta. Le concimazioni possono avvenire nello stesso modo con cui si fertilizzano le rose in piena terra.

Ogni anno, prima della ripresa vegetativa, è necessario rinnovare il substrato  togliendone una parte e aggiungendone di nuovo.
Dopo qualche anno è opportuno cambiare tutta la terra e rinvasare la rosa in un vaso poco più grande. Il periodo opportuno è quello in cui la pianta è nel suo fermo vegetativo( Novembre - Marzo). La rosa da sempre è stata considerata la regina dei fiori; a certe ore del giorno, nella tarda mattinata e verso il tramonto, il suo profumo si fa più intenso e persistente. Difficile resistere alla sua magia, difficile non intenerirsi davanti ad un cespuglio di rose fiorite. Saranno il loro colore, il profumo, la bellezza e  l’ammirazione di tutti coloro che le guarderanno, la ricompensa per l’impegno che occorre per coltivarle belle e sane.

Angela Agresta

Angela Agresta

È nata a Marina di Catanzaro, adora il mare e si è sempre chiesta: perché vivo in collina? Alla nascita della sua seconda bimba “ha smesso di lavorare” per fare la mamma a tempo pieno. Quando sono diventate due splendide donne, ha iniziato a dedicarsi a tutto ciò che le era sempre piaciuto, ma per cui non aveva mai avuto abbastanza tempo. Ha imparato a realizzare splendidi oggetti con la tecnica dell’invetriatura Tiffany, ha frequentato un corso di giardinaggio, uno di pasticceria professionale e uno di fotografia. Il risultato? Da come il suo giardino si inonda di colori in ogni stagione, da quanto sono apprezzati i suoi dolci e le foto con cui spesso immortala tutto… ritiene di non aver seminato sul cemento armato! La sua ultima passione è il Tai Chi, una meravigliosa disciplina orientale di cui avrà modo di parlare in queste pagine.

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