Coco Chanel: Biografia e Frasi Celebri della Donna che ha cambiato la moda

Leggi la storia, gli eventi fondamentali e le frasi celebri di Coco Chanel, icona della moda internazionale.



Coco Chanel: Biografia Storia e Citazioni

Biografia, storia e frasi celebri della stilista francese che rivoluzionò il mondo della moda

Chi era Coco Chanel? Cosa racconta la sua storia personale e quella professionale? Perché non teme confronti? Ecco un approfondimento alla scoperta della storia e delle imprese di uno dei personaggi femminili più amati a livello internazionale.

Coco Chanel fu una delle donne mitiche del ventesimo secolo: lasciò un segno profondo nell’universo femminile incidendo non solo nel modo di vestire, ma anche - e soprattutto - nel modo di essere donna. Senza ombra di dubbio, è possibile parlare di un prima e di un dopo Coco Chanel. Con il suo stile ricercato, ma sobrio, rese le donne più belle, ma anche più sicure. Insegnò loro come mettere in risalto le loro doti estetiche. Grazie a lei fu possibile avvicinare la moda anche a donne di ceti sociali non elitari.

Fu da subito un’icona da seguire e da imitare, perché tracciò la strada verso un’emancipazione femminile dove la donna poteva conservare tutte le sue doti innate, lontana anni luce da sciocchi atteggiamenti di emulazione maschile, ma con un modo di vestire più libero, pratico, dinamico e comodo. Per farlo, prese in prestito capi di vestiario tipicamente maschili, come la giacca dei suoi famosi tailleur.

Coco Chanel: storia di un mito

Il suo vero nome era Gabrielle Bonheur Chanel, nacque a Saumur - città della Loira - il 19 Agosto del 1883. Di Coco Chanel stilista è nota tutta la vita, ma si sa poco della sua fanciullezza e della sua adolescenza.
La sua era una famiglia di umili origini, il padre - Henrì Albert Chanel - era un venditore ambulante e i primi anni della vita di Gabrielle furono segnati da grandi privazioni e sofferenze. Dopo la morte della madre, fu affidata dal padre alle cure della nonna paterna  che - non potendo prendersene cura - la affidò alla congregazione delle Figlie del Sacro Cuore: per lei si aprirono, quindi, le porte dell’orfanotrofio. Fu proprio qui che le suore le insegnarono i principi fondamentali dell’arte sartoriale e furono forse gli austeri abiti monacali a ispirare in seguito le sue prime collezioni. Eleganti e raffinati - prevalentemente in bianco e nero - gli abiti di Coco Chanel apparivano fortemente improntati sulla semplicità.

Come nacque la maison Coco Chanel

Nel 1901, all’età di 18 anni, Coco Chanel iniziò a lavorare come commessa presso la Maison Grampayre, negozio di maglieria e biancheria, dove continuò a mettere in pratica ed affinare la tecnica del cucito.
In questo stesso periodo, si esibiva anche come cantante presso alcuni caffè-concerto. Nel 1904, durante un’esibizione in uno di questi locali, conobbe il suo primo compagno: Etienne de Balsan, ufficiale di cavalleria, figlio di imprenditori che operavano nel mondo dei tessuti. Fu lui ad aiutarla ad intraprendere la carriera di stilista sostenendola economicamente. Fu un travolgente amore a prima vista: andarono a vivere insieme nel castello di Royallieu, ma l’animo libero e ribelle di Coco Chanel mal si adattava alla vita del castello, popolato da persone aristogratiche, fredde e distaccate. Fu forse questa sua mancanza di integrazione a farle coltivare prima ed ad attuare in seguito, l’idea di una moda creativa e trasgressiva e di un suo stile rivoluzionario.

Etienne de Balsan era amante dei cavalli e - per assecondarlo - Coco passava molto del suo tempo nelle stalle con i purosangue; in quel periodo imparò anche a cavalcare, riscuotendo l’ammirazione di molti amici di Etienne. Furono sicuramente queste esperienze che - in seguito - la indussero a concepire pantaloni stile cavallerizza e cravattine lavorate a maglia.
La carriera di stilista di Coco Chanel iniziò ufficialmente nel 1909 in un appartamento di Parigi messole a disposizione da Etienne, dove iniziò a confezionare cappellini: proprio qui ebbe inizio la rivoluzione nella moda parigina, che - in seguito - conquistò la gran parte dell’universo femminile, anche oltre oceano.


Fino a quel momento i cappelli per signora erano stati sontuosi, decorati da piume voluminose ed altri ornamenti che richiedevano l’impiego di una pesante struttura di sostegno, detta Pompadour. Coco Chanel intuì che era arrivato il  momento di semplificare e alleggerire: realizzò così il famoso cappellino di paglia ornato semplicemente da qualche fiore e nastri.

Fu un trionfo. La sua prima cliente - Emilienne D’Alençon - lo sfoggiò all’ippodromo. La clientela si ingrandì rapidamente, grazie anche alle conoscenze di Etienne: i cappellini di paglia, semplici ed eleganti, furono richiesti sempre più numerosi.

Ma la vita di Coco era destinata a subire parecchie modifiche. Proprio nel castello di Etienne, conobbe infatti l’amore della sua vita: Boy Capel, un industriale del carbone che la finanziò e la incoraggiò ad intensificare il suo lavoro di stilista. Andarono a vivere insieme e nel 1910 Coco Chanel aprì a Parigi, al 21 di Rue Cambon, la sua prima boutique. Dopo circa tre anni, Capel le aprì un altro negozio a Deaunville, una località costiera. Con lo scoppio della prima guerra mondiale, contrariamente a tutte le previsioni, Coco intensificò il suo lavoro: il suo era l’unico negozio aperto della cittadina, ma a renderla vincente fu la semplicità dei suoi abiti, che ben si adattavano alle esigenze del periodo.

Coco Chanel rivoluzionò il modo di vestire di tutte le donne

Da quel momento in poi la sua carriera fu un crescendo e - grazie a lei - la donna poté finalmente liberarsi degli ingombranti abiti della Belle Epoche, relegando per sempre in soffitta i soffocanti bustini e i corsetti che fino a quel momento avevano ingabbiato il torace di tutte le donne.

 «Fino a quel momento avevamo vestito donne inutili, oziose, donne a cui le cameriere dovevano infilare le maniche; invece, avevo ormai una clientela di donne attive; una donna attiva ha bisogno di sentirsi a suo agio nel proprio vestito. Bisogna potersi rimboccare le maniche
Coco Chanel, Storia illustrata della moda e del costume, 2001, p.222)

Questa una delle sue celebri frasi che spiega - con poche parole - l’ambizioso progetto di una donna che seppe vedere ben oltre ai ristretti confini di una società in cui il gentil sesso era stato relegato da sempre ad un ruolo secondario e superfluo. Gli abiti si accorciarono fino al polpaccio, le stoffe divennero più fluide con l’introduzione dell’utilizzo del jersey, una maglina molto morbida e avvolgente che fino a quel momento era stata utilizzata solamente per i sottoabiti. Questa idea, così innovativa, fu particolarmente apprezzata dalle donne che, finalmente, poterono vestire in maniera pratica ed assaporare la bellezza e la libertà di un diverso modo di vivere e di essere. L'inizio di una marcia verso la libertà, in un momento in cui il germe dell’emancipazione femminile andava pian piano sviluppandosi e che, oggi sappiamo, passò anche attraverso una moda che concedeva più praticità e libertà di movimento. Il successo fu strepitoso e Coco Chanel fu così incoraggiata a perseguire questa strada da elaborare in seguito le celeberrime fantasie per i tessuti jersey.


La filosofia di Coco Chanel consisteva nel vestire la donna in maniera sobria, ma elegantemente pratica e sportiva: una moda che fosse in armonia col corpo delle donne, senza forzature e condizionamenti. Celebre il suo tubino neropetite robe noire”, che la patinata rivista americana Vogue America definì “il vestito che tutte le donne indosseranno”. Ed era proprio questa l’intenzione di Coco: creare un abito democratico semplice ed elegante da portare con un giro di perle anche di bigiotteria e dal quale non trapelasse l’estrazione sociale di chi lo indossava. A renderlo un’icona intramontabile fu Audrey Hepburn nel famosissimo film “Colazione da Tiffany”. Ancora oggi ogni donna ha appeso nell’armadio il  versatile ed intramontabile tubino nero, simbolo di eleganza e raffinatezza, che offre la possibilità di essere esaltato o meno attraverso l’utilizzo di diversi accessori a seconda dell’occasione.

 

I colori preferiti da Coco Chanel

I colori preferiti dalla stilista erano il nero, il blu scuro, il grigio ed il beige, colori che catturano la luce e facili da coordinare fra loro. Questo consentì di rendere i capi classici e intramontabili, ma anche intercambiabili. Un’altra sferzata di praticità al guardaroba femminile. Molto famosa la sua frase: "la moda passa, lo stile resta". Questo a sottolineare che per i suoi capi non temeva lo scorrere del tempo.
Ma Coco Chanel era una stilista a tutto tondo e portò delle frizzanti innovazioni anche nell’uso degli accessori: famosissime le sue collane lunghe di bigiotteria o di perle vere alternate con maglie di semplice metallo o oro, o quelle di cristalli inframmezzati con pietre vere.


Impossibile raccontare la storia di Coco Chanel omettendo di ricordare il celeberrimo profumo da lei voluto e creato dal Ernest Breaux nel 1921. L’ input che Coco diede a Breaux  fu quello di creare un  profumo capace di rappresentare l’essenza stessa di una donna affascinante e dalla femminilità senza tempo. Nacque allora Chanel n°5, che prese il nome proprio dal numero delle proposte olfattive che il famoso creatore di profumi le aveva fatto sentire prima di trovare quello giusto. Il nuovo profumo non fu innovativo solamente nella fragranza, ma risultò rivoluzionario anche nel nome: fino a quel momento infatti i nomi dei profumi erano stati fantasiosi e complicati. Anche il flaconcino destinato a contenerlo, con la sua linea essenziale ed il suo tappo tagliato come uno smeraldo, fu una novità assoluta. Il flacone originale di Chanel n°5? Lo trovate esposto al Museo di arte moderna di New York.


Celebre anche la frase di Marylin Monroe, che - alla domanda su come andasse vestita a letto - rispose: "solo con due gocce di Chanel n°5". Anche questo episodio contribuì fortemente a consegnare alla storia del costume e della moda il nome di Coco Chanel e del suo profumo. Allo Chanel N° 5 ne seguirono altri: N°22 nel 1922, Gardenia nel 1925, Bois des iles nel 1926, Cuir de Russie nel 1927, fino al N° 19 creato nel 1970 per ricordare la data di nascita di Coco nata appunto il 19 Agosto. Ma non fu tutto così glorioso. La maison ebbe una battuta d'arresto con la seconda guerra mondiale. La stilista fu costretta a chiudere la boutique di  Rue de Cambon 21 e lasciare aperta solo la profumeria.  
Coco Chanel tornò alla moda solo nel 1954, quando aveva 71 anni.


La sua vita fu costellata di grandi successi ma anche da grandi dolori. Non si sposò mai con  Boy Capel, perché in quell’epoca le distanze sociali erano ancora in grado di condizionare fortemente le scelte di vita e Capel, appartenendo ad una classe sociale aristocratica, non poté sposare una donna che aveva origini umili ed un passato in orfanotrofio. Capel sposò un’altra donna. Ma non fu questo a dividerli: nella notte tra il 22 ed il 23 Dicembre 1919 Capel morì in un incidente automobilistico mentre stava correndo per andare da lei. L’anno dopo Coco pianse anche la morte della sorella. Queste durissime prove che la vite la costrinse a superare, furono probabilmente i motivi per cui si gettò a capofitto nel suo lavoro costruendo così - giorno dopo giorno e idea dopo idea- la griffe di moda più famosa al mondo.

Tra le frasi celebri di Coco Chanel...

«Finiva un mondo, un altro stava per nascere. Io stavo là; si presentò un'opportunità, la presi. Avevo l'età di quel secolo nuovo che si rivolse dunque a me per l'espressione del suo guardaroba. Occorreva semplicità, comodità, nitidezza: gli offrii tutto questo, a sua insaputa
(Coco Chanel, Un secolo di moda italiana, 1900-2000, 2005, p.34)

Tra le citazioni maggiormente ricordate oggi pronunciate da Coco Chanel vale la pena di ricordare quelle che tratteggiano meglio il profilo e il pensiero della celebre stilista:
"Nessun uomo ti farà sentire protetta e al sicuro come un cappotto di cachemire e un paio di occhiali neri".

"La moda è fatta per diventare fuori moda"

"Prima di uscire, guardati allo specchio e levati qualcosa"

"Alcune persone pensano che il lusso sia l'opposto della povertà. Non lo è. È l'opposto della volgarità"

"La forza si ottiene con i fallimenti, non con i propri successi"

"Per essere insostituibili bisogna essere unici"

Coco morì a Parigi il 10 gennaio 1971, a 88 anni. Con una sua celebre frase affermava: "la donna dovrebbe essere due cose: di classe e favolosa". È fuori dubbio che con i suoi abiti ed imitando il suo stile, molte donne ci siano riuscite.

Angela Agresta

Angela Agresta

È nata a Marina di Catanzaro, adora il mare e si è sempre chiesta: perché vivo in collina? Alla nascita della sua seconda bimba “ha smesso di lavorare” per fare la mamma a tempo pieno. Quando sono diventate due splendide donne, ha iniziato a dedicarsi a tutto ciò che le era sempre piaciuto, ma per cui non aveva mai avuto abbastanza tempo. Ha imparato a realizzare splendidi oggetti con la tecnica dell’invetriatura Tiffany, ha frequentato un corso di giardinaggio, uno di pasticceria professionale e uno di fotografia. Il risultato? Da come il suo giardino si inonda di colori in ogni stagione, da quanto sono apprezzati i suoi dolci e le foto con cui spesso immortala tutto… ritiene di non aver seminato sul cemento armato! La sua ultima passione è il Tai Chi, una meravigliosa disciplina orientale di cui avrà modo di parlare in queste pagine.

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